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Massimo Mila

Massimo Mila

Torino, 14/08/1910 - Torino, 26/12/1988
Critico musicale e scrittore

Si laurea all’università di Torino con una tesi su Giuseppe Verdi (1931). Nel 1929, e poi nel 1935, viene arrestato dal regime in quanto anti-fascista. Scarcerato nel 1940 dopo sette anni di reclusione fonda il gruppo di resistenza ‘Giustizia e Libertà’. Dopo la guerra collabora all’istituzione del nuovo governo. Insegna storia della musica al conservatorio (1953-1975) e all’università di Torino (1962-1975). Lavora come critico musicale per L’espresso (1955-1967), il quotidiano L’Unità (1946-1967) e La stampa (1967-1988). Fa parte della redazione de La rassegna musicale e della Nuova rivista musicale italiana, nonché membro dell’Accademia di Santa Cecilia (dal 1956) e dell’Accademia Filarmonica Romana. Viene insignito del diploma al merito della Scuola della Cultura e dell’Arte (1972), del Premio Viareggio (per il libro L’esperienza musicale e l’estetica, 1950), del Viotti d’Oro (1981) e infine del premio internazionale Antonio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei per la critica letteraria.
Il suo libro Breve storia della musica (1946) è stato uno dei manuali di storia della musica più usati nei conservatori italiani.

(Giovanni Caprioli)

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