Oranienbaum, San Pietroburgo (Russia), 17/06/1882 - New York (U.S.A.), 06/04/1971
Compositore
Figlio del cantante Fedor Ignatievič (1843-1902), primo basso al teatro Marijnskij, inizia gli studi di pianoforte a nove anni, ma solo con Rimskij-Korsakov matura pienamente la sua cultura musicale. Del primo periodo compositivo si ricordano soprattutto Fuochi d’artificio, opera sinfonica che desta l’ammirazione e l’interessamento dell’impresario dei Balletti Russi Sergej Diaghilev, e L’uccello di fuoco, balletto commissionato dall’impresario e rappresentato a Parigi nel 1910. Per i Balletti Russi compone anche Petrouschka e La sagra della primavera, due dei maggiori capolavori della musica del XX secolo. Collabora con Pablo Picasso (Pulcinella, 1920), Jean Cocteau (Oedipus Rex, 1927) e George Balanchine (Apollon Musagete, 1928).
Nel 1914 da Pietroburgo si trasferisce a Morges (Svizzera) dove compone l’opera da camera L’histoire du soldat (1918).
Il periodo tra le due guerre è di intensa attività compositiva: Sinfonie per strumenti a fiato (1922), Les noces (1923), Sinfonia dei Salmi (1930), Jeu de cartes (1937).
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale emigra negli Stati Uniti, prima a Los Angeles, poi, nel 1941 a Hollywood, dove compone anche per il cinema. Dal 1945, ottenuta la cittadinanza statunitense, fu spesso in Europa, soprattutto in Italia, per dirigere concerti di musiche proprie. Dal 1951, dopo la morte di Schönberg, iniziò a comporre usando il metodo dodecafonico a cui negli anni precedenti era totalmente avverso: Cantata (1952), Three Songs from Shakespeare (1953), In Memoriam Dylan Thomas (1954).
Tra gli scritti più importanti figurano: Cronache della mia vita (1936) e Poetica musicale (1942), una sintesi delle lezioni tenute nel 1939 alla Harvard University.
Presso l’Archivio dello STUDIO DI FONOLOGIA MUSICALE DI MILANO DELLA RAI sono presenti diverse composizioni dirette da Bruno Maderna
(Giovanni Caprioli)