Orfano di padre, è separato dalla madre e compie studi severi in seminario.
A Tubinga, nel collegio teologico dello Stift, si lega in amicizia con Schelling
ed Hegel. Si trasferisce a Jena e segue le lezioni di Fichte e Schiller. A Weimar
conosce Goethe e Herder. Dal 1796 lavora come precettore in Germania, Svizzera
e Francia. Nel 1804 l’amico von Sinclair gli procura un posto di bibliotecario,
ma le sue condizioni mentali sono ormai minate dalla schizofrenia. A partire
dal 1806, dopo un periodo di ricovero in una clinica psichiatrica, è dato in
custodia ad un falegname. Vive per 37 anni in una condizione di mite demenza
suonando il pianoforte e componendo versi che firma col nome di ‘Scardanelli’.
Oltre alle poesie la sua produzione comprende anche una tragedia (La morte
di Empedocle), un romanzo epistolare (Iperione o l’eremita in Grecia).
(Giovanni Caprioli)
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