Los Angeles (U.S.A.), 05/09/1912 - New York (U.S.A.), 12/08/1992
Scrittore, musicista e compositore
L’importanza e la vastità del suo pensiero condizionarono le generazioni cresciute con e dopo di lui in tale maniera da porsi come riferimento per tutte le tendenze sorte nel dopoguerra, viste di volta in volta come “cagiane”, “anti-cagiane”, “post-cagiane”. Durante il suo periodo di apprendistato studia con Henry Cowell (dal 1933 al 1934) e con Arnold Schönberg (1934). Le composizioni di questa prima fase rivelano un peculiare uso dell’atonalità e un crescente interesse verso timbri (soprattutto percussivi) estranei al tradizionale repertorio sonoro (Six Short Inventions, 1933; Quartet, 1935), tendenza che acquista in seguito un posto di centrale importanza al pari di nuove soluzioni sulla ripartizione del tempo (Imaginary Landscape I, 1939; First Construction, 1939). Nel 1948 comincia a collaborare con Merce Cunningham; al suo seguito arriva in Europa nel 1958, anno in cui partecipa ai corsi di Darmstadt. La ricerca di nuove situazioni musicali lo porta dalla sperimentazione elettronica (William mix, 1952; Fontana mix, 1958) a un’esplorazione affatto personale nelle possibilità ‘acustiche’ del silenzio (4’33”, 1952). Con l’avvicinamento alla filosofia Zen, avvenuto nei primi anni ’50, Cage approda a nuove idee compositive, tra cui la ‘non intenzionalità’ di cui si nutrono le composizioni basate sull’alea, sul caso e sull’indeterminazione (Music of Changes, 1951; Imaginary Landscape n. 5, 1952). Dal 1970 l’interdisciplinarietà del suo operare si manifesta con varie escursioni nel campo della pittura e della letteratura; una visione dell’arte come ‘evento’ porta a creazioni concepite come installazioni o pensate per le potenzialità espressive dei media (Three Pieces of Furniture Music).
(Angela Ida De Benedictis)