Avignone (Francia), 10/12/1908 - Clichy, Parigi (Francia), 27/04/1992
Compositore e organista
Studia composizione con Paul Dukas e organo e improvvisazione organistica con
Marcel Dupré al conservatorio di Parigi. Nel 1931 si assicura un posto come
organista presso la chiesa de La Sainte Trinité a Parigi (mantiene il posto
fino alla morte); nel 1939 insegna lettura della partitura alla École Normale
de Musique e improvvisazione organistica alla Schola Cantorum di Parigi. Nel
1936 fonda con André Jolivet, Yves Baudrier e Daniel Lesur il gruppo ‘Jeune
France’, con lo scopo di incoraggiare le avanguardie musicali francesi ad un’espressione
musicale audace ma diretta, in opposizione alla moda neoclassica propugnata
da Stravinsky e da Les Six.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale è catturato dai tedeschi (1940) e
mantenuto prigioniero nello Stalag di Görlitz, in Slesia: qui scrive il Quatuor
pour la fin du temps. Liberato nel 1941 assume la cattedra di professore di
Armonia al conservatorio di Parigi. Dal 1966 al 1978 insegna composizione ritirandosi
poi per limiti d’età.
Anello di congiunzione tra le avanguardie storiche e la Nuova musica del secondo
dopoguerra, esplora in maniera originale il metodo della ‘serializzazione integrale’
(Mode de valeurs, et d’intensités, 1949-1950) e influenza, sebbene il suo linguaggio
sia molto diverso per certi aspetti da quello postweberniano, compositori come
Stockhausen, Boulez, Grisey e Murail.
All’interno della ricchissima produzione spiccano nuclei poetici ricorrenti
quali il senso religioso dell’esistenza che si traduce in lavori contemplativi
o misterici (3 Petites liturgies de la présence divine, 1944; La nativité du
Seigneur, 1935) e il senso intimo della natura come fonte primigenia del suono
rappresentata dal canto degli uccelli (Oiseaux exotiques, 1956; Catalogue d’oiseaux,
1956-1958).
(Giovanni Caprioli)